di Bruna Ferraris

Dal rinnovato “confino” in quel di Armeno, condivido le ultime riflessioni, mentre osservo gli eventi di quel “piano” intento, come un bulldozer, a distruggere verità e bellezza dai volti umani nascosti dietro maschere che negano i sorrisi. Ora che le genti hanno maggior bisogno di incontri, non di freddi schermi ma di calde presenze foriere di condivisioni, di sostegni, di espressioni che emergano da contenuti profondi, ecco che, senza reali e comprovati motivi, di nuovo vengono separate (mentre nelle strutture ospedaliere sono in attesa del picco…). Anche noi siamo in attesa: l’attesa auspicata del grande Risveglio collettivo, quando l’occhio esteriore è vigile e trasparente e l’occhio interiore è aperto su scenari che invece l’occhio velato non può vedere o finge di non vedere. Proprio ora che il tempo muta in trame sempre più palesi, addirittura sfacciatamente evidenti da parte del potere dominante, il sonno di molti diviene più profondo, mentre nei cuori aperti il tempo freme sulle basi di nuove promesse, di nuovi canti e danze che attendono il loro erompere nella creatività del Nuovo, ora proibito come fosse peccato. Una medicina da tempo ormai vestita di politica, irretita su basi che rinnegano le fondamentali verità dei sistemi viventi, una scienza suddita del potere economico mondiale privato, dovrebbero spingerci almeno alle più elementari riflessioni. Or bene, in questo tempo di negazione delle leggi della Vita, la Vita esalta il valore del contagio: quello che passa di mano in mano attivando il nostro microbiota; quello che passa di abbraccio in abbraccio risollevando il morale e le speranze; di coscienza in coscienza, attivando un’evoluzione che non può più attendere. Sterili, siamo fuori dalla Vita, non ha più senso il respiro, non ci attraversa più il Soffio che vuole danzare nel tempio del corpo conducendolo verso la Nuova Specie: quella che si ergerà potente sopra una genetica obsoleta, realmente negazionista, non più adatta a celebrare la Vita. Inneggiamo quindi al Contagio che avviene quando si è in risonanza, quando si coglie il senso autentico degli eventi non come calamità ma come sfida per elaborare l’irrisolto, come pungolo per crescere in una nuova sfera e fare luce. Non sono forse l’accoglienza, l’Amore, l’abbraccio fraterno, più forti di qualunque calamità? E non sono forse la paura, il freddo distanziamento (diverso dal rispetto), che negano il libero fluire della vita e della morte nella loro invincibile saggezza? Prigionieri di teorie astratte, avulse dai principi che guidano la Creazione, si va ripetendo come dischi rotti la propaganda diffusa da menzogneri. Incapaci di buon senso e di pensiero limpido, si negano i valori e si accettano i detriti come fossero la legittimazione della propria prigione mentale nella quale paura e sospetto detengono le chiavi e un falso senso morale giustifica l’inganno e nutre la separazione.

Occorre coraggio per vedere in fondo all’abisso, per far crescere la forza di ascesa verso le vette che attendono lo sviluppo del potenziale umano. Senza la volontà di interpretare la prova dell’Ombra non ci si apre alla Luce: le nostre ali si formano accogliendo la sfida per creare il nuovo Tempo che, come già affermò G. Vannucci nei suoi preziosi insegnamenti, sarà l’Era dello Spirito, il Tempo dell’Amore. Per ogni impedimento, alimentiamo in noi il fuoco che brucia le false sicurezze per attivare incertezze autentiche che ci fanno crescere in libertà. Intanto “coviamo” idee, iniziative, possibili condivisioni che ci faranno ritrovare, sempre più numerosi, nelle vie illuminate dai sorrisi, nelle aule della matura coscienza dove spargere semi forti che il vento porterà fino ai confini dl mondo unendo le genti oltre ogni barriera, nel Corpo dell’Unica Vita. Possiamo creare una società dal basso rispondendo alle sfide con appropriate e urgenti iniziative che agiscano sul piano sintomatico, affinché il “bubbone” infetto non arrivi ad inglobarci in strutture sempre più chiuse e senza vie d’uscita; dall’altro lato possiamo operare per diffondere consapevolezza sempre più consolidata e trasformatrice di schemi obsoleti che, come esseri umani, ci portiamo dentro e che hanno favorito e continuano a favorire l’ingigantirsi del “bubbone”, che altro non è che la bolla marcia dell’ego che si sviluppa in dinamiche sempre più infettanti (la vera Pandemia!!!)

Occorrono sinergie propagantesi nel campo unificato di coscienza; occorre incontrarsi per lavorare su modelli dualistici che occorre superare attraverso progressivi salti di coscienza che consentano alle possibilità che si vanno formando sui piani invisibili, di trasferirsi nella materia per densificazione vibrazionale. In sintesi: un movimento di coscienza verso l’alto e un movimento di possibilità verso il basso. Materia che si eleva e spirito che si radica nella formazione di un Nuovo Mondo. Mutamenti vibrazionali potenti determinano la realtà che non è quella solida e separata che viviamo attraverso il nostro apparato sensoriale fisico, ma quella infinita che si presenta nelle modalità in armonia con i vissuti sui vari piani di esperienza in una crescente evoluzione. Come già affermato altre volte, ora la “battaglia” si gioca sulle alte frequenze. Le frequenze non sintonizzate con l’evoluzione della Vita non potranno reggere, nelle loro espressioni, al diffondersi delle vibrazioni di un tempo dove lo Spirito potrà compenetrare sempre più completamente ogni azione e ogni respiro. Occorre diffondere questo Contagio attraverso simboli, forze interiori, aspirazioni che mutino le frequenze attivando il potenziale autentico che dissolverà ostacoli e resistenze per far sbocciare il vero volto di tutti gli esseri che credono nell’Amore e nella Verità.

Novembre 2020

Sia Luce e Forza!!!