di BrunaFerraris

La sacra possibilità che il nostro tempo ci offre è quella di superare l’impronta atavica impressa profondamente nella coscienza umana, per liberare la consapevolezza della nostra reale Natura nella connessione con tutte le cose e gli eventi. L’impronta atavica è il sigillo della separazione, ossia di quella forma di dualità deviata che genera contrapposizione, conflitto, violenza. Questa impronta è visione distorta, illusoria, che impregna tutte le espressioni dell’esistenza ai vari livelli: pensieri, sentimenti, azioni, contaminando anche la sfera psichica e spirituale. La dualità nella legge della Creazione è cooperazione, interrelazione, alternanza, come il movimento dell’onda che non è separata dai suoi flussi e riflussi, come il giorno e la notte generati dall’unica energia che forma il ciclo del tempo; come la gioia e il dolore che esprimono le risposte dell’anima alle vicissitudini dell’unico cammino. La dualità, nelle tradizioni sapienziali, è stata indicata con svariati simboli: da Giano bifronte nel culto romano italico, alla mandorla mistica dell’iconografia cristiana (ma già conosciuta in Mesopotamia, in Africa e in India), allo Yin e Yang della cultura Taoista, al simbolo dell’infinito ideato dal matematico John Wallis nel 1.655. Simboli che esprimono una legge eterna che evolve nelle sue svariate manifestazioni: gli opposti-complementari sono i due volti creativi dell’Uno. Manifestazioni di una stessa Forza, essi sono presenti in ognuno di noi nei movimenti alternati del nostro essere. Non ci verrebbe in mente di separare e contrapporre inspirazione ed espirazione essendo i flussi dell’unico respiro, o sistole e diastole, essendo battiti dell’unico cuore. La vita ci mostra la realtà dell’Uno nelle sue infinite forme, espressioni cangianti e complementari nella trama di una Forza onnipresente che crea, regge e trasforma tutte le cose.

Quest’epoca nella quale ci troviamo, ci conduce alla Verità attraverso prove intense, tese a scuotere le radici stesse dell’essere per ribaltarne schemi e modelli che hanno alimentato nel tempo (producendo un’enorme forza inerziale) la contrapposizione dalla quale si sono generate competizioni, sfruttamento, violenze di ogni tipo e manipolazioni delle funzionalità fondamentali del vivente, alterandone le espressioni e causando una planetaria disarmonia. La situazione del pianeta è tale da porci di fronte ad una irreversibilità: o la morte o la vita, o l’estinzione della razza umana o la Vita vera, in armonia con i principi della Creazione impressi in ogni atomo, in ogni cellula, nelle particelle subatomiche come nelle galassie. La prova che ora ci troviamo a dover superare è una prova di fuoco, nella quale la coscienza viene scossa nelle proprie basi profonde dove arde l’estrema possibilità di un passaggio verso la Verità che unisce. In questa Verità dimora una Potenza alla quale la sfera razionale non può accedere poiché viene negata dal limite necessario alla funzione della ragione che opera su di un piano parziale ben definito. Tale Potenza caratterizza la totalità della Coscienza presente in tutto il nostro essere e connessa con la Vita nella sua realtà universale dove sono comprese molteplici dimensioni del “qui e dell’Oltre”, del “passato-presente-futuro” nella loro essenza causale, in una indissolubile interazione di processi. Non potremmo vedere e comprendere le dinamiche in atto in questo nostro tempo se non aprendoci incondizionatamente alla Presenza di ciò che siamo: Coscienza che vede il limite e lo dissolve, che scopre le trappole della separazione e le disgrega nel suo stesso vedere che fende le barriere del pensabile, lasciando spazio all’atto vero che sorge dalle sorgenti cristalline dell’Essere.

Una enorme purificazione ci attende dove la prova sarà la capacità di attraversare l’Ombra colpendone il seme di Luce che arde nel Disegno divino complessivo: attraversare l’Ombra con sguardi di fuoco che hanno la natura della Verità che avanza e brucia tutto ciò che non è vero. Ad ogni reazione separativa, conflittuale, ci sarà nutrimento per l’Ombra, ad ogni riconoscimento del ruolo dell’Ombra nella nostra evoluzione, verrà tolto potere all’Ombra integrando sempre più la nostra forza nella Luce. Non è più tempo di combattere ove il combattere implichi contrapposizione che rafforza ciò che temiamo, nell’antico gioco duale che tiene in vita un modello che non risolve il dramma umano ma lo perpetua nella perenne lotta tra tenebre e luce. Credo sia il tempo di riconoscere che ORA abbiamo la possibilità di dissolvere la grande menzogna attraverso l’apprendimento che sorge dalla Vita violata che prepara, attraverso ognuno di noi, la propria resurrezione. Togliere potere alla perversione dell’Ombra significa utilizzare ogni attimo di contrapposizione in una nuova crescita di coscienza, trasformare in vera Forza luminosa ogni strumento teso all’affermazione del suo perverso potere; emanare risposte che sorgano dalla Natura della Verità portando l’Ombra alla propria estinzione affinché il Giorno e la Notte possano manifestare il loro giusto corso nell’armonia del tempo. Non più l’Ombra deviata dalla traiettoria dell’armonia, ma l’Ombra nella sua sacra realtà di polo recettivo della Luce nell’Opera della Creazione. Finché resteremo nella logica dei vinti e dei vincitori non usciremo dalla ripetizione di una dualità distruttiva, una dualità inevitabile nel passato ma ora non più sintonizzata con un tempo che chiede fortemente un salto evolutivo dove sia possibile superare un antico giogo e formare una realtà completamente nuova, pena la nostra estinzione come razza. Solo se le frequenze emesse dalla nostra coscienza supereranno le frequenze distruttive, l’azione di queste ultime verrà neutralizzata, poiché avremo risposte sincronizzate e sinergiche nella grande Rete della Vita, sostenute dalla potenza intelligente di tutto l’Universo. Ricordiamo e constatiamo, per poter realmente realizzare questa verità, che è l’invisibile che crea il visibile e non viceversa come ingannevolmente crediamo in base al limite sensoriale. Ogni evento ha una precisa funzione nel nostro percorso: quando avviene l’apprendimento, l’evento non ha più motivo di permanere; perciò più velocemente impariamo e ci evolviamo, maggiore diventa la nostra possibilità di veicolare forze di Vita e superare la necessità di nutrire forze di morte. Non più guerre ma atti decisi di coscienze risvegliate che non dubitino più del valore divino del proprio essere, ma sappino incarnare una reale potenza dalle possibilità sintonizzate con le necessità vitali di ogni tempo. Coscienze che irradino quella Luce che risplende in tutto ciò che esiste e che ha bisogno di essere liberata da strati di fraintendimenti e di negazioni. In questa liberazione verrà tolto potere all’Ombra ed ognuno si renderà responsabile di una nuova evoluzione individuale e planetaria. Se questo avverrà, allora l’Ombra sarà integrata nella Luce della Coscienza e le sue scorie dissolte nel nulla, poiché avremo compreso la sfida di un Tempo che ci interroga profondamente e stimola in noi e attraverso di noi l’emergere di una interrelazione che trova la propria essenza unificante nella Presenza infinita.